Ecce Trans
A Luglio del 2007 ConiglioViola è invitato a partecipare alla mostra Vade Retro. Arte e Omosessualità a Palazzo della Ragione a Milano.
ConiglioViola presenta per l’occasione una piccola fotografia: manipolazione digitale di una foto di cronaca che ritraeva Sircana, portavoce dell’allora governo Prodi, avvicinarsi a bordo della sua auto a una prostituta transessuale. La foto originale era stata venduta da un paparazzo alla stampa per la cifra esorbitante di 100.000 euro e questo aveva già destato grande scalpore.
In Ecce Trans – titolo dell’opera di ConiglioViola – in luogo della transessuale troviamo Gesù Cristo, in accordo con il Vangelo secondo Matteo per il quale in tutti i reietti è possibile scorgere l’imago Christi. Sulla cornice della foto è poi incollata l’etichetta con il prezzo, €100.000, per sottolineare che l’artista può essere autore di uno scoop ancora più clamoroso di quello di un paparazzo, perché la sua macchina fotografica può vedere oltre la realtà.
Sfortunatamente il lavoro non è stato mai esposto in quanto censurato all’ultimo minuto, il giorno stesso dell’inaugurazione della mostra. Lo scandalo e le polemiche nate dalla censura di quest’opera – che ha coinvolto anche alcuni componenti della Chiesa in interpretazioni antitetiche e che ha assunto proporzioni nazionali – hanno portato infine alla chiusura della mostra stessa.
Il caso Ecce Trans discusso su RaiUno a PortaAPorta
[…] Martina: però hai rischiato in un’altra maniera, quando una tua opera è stata addirittura al centro di uno scandalo nazionale e ha causato la cancellazione di una mostra… Ecce Trans ha sollevato un polverone pazzesco, ne hanno parlato tutti, ha prodotto liti, prese di posizione, commenti inferociti, special televisivi. Quella volta l’hai fatta grossa. Io non amo affatto la provocazione fine a se stessa di cui l’arte contemporanea è strapiena: anzi la considero un sintomo della sua debolezza, della sua crisi, del suo vuoto. Mi spieghi un po’, dunque, cosa volevi fare tu?
Brice: Pasolini diceva che l’opera di un artista quando è onesta desta sempre scandalo perché il suo sguardo irrompe dissonante nella vita degli uomini. Vedi, quando fui invitato a partecipare a quella mostra pensai di essere, tra gli artisti esposti, uno dei pochi viventi e quindi che fosse mio preciso dovere dire qualcosa sull’oggi. Neppure a me importa nulla delle provocazioni gratuite! le provocazioni sono tali solo quando servono a rivelare la verità, altrimenti sono becere offese, facili, inutili, e oggi nemmeno si scontano più, anzi portano solo pubblicità! Invece, ecco, c’era da esprimere un’emergenza e io avevo la vetrina per farlo, e in quell’anno (2007?) la questione gay era una delle spine della politica italiana. Allora, parlando delle sessualità, io ho voluto concentrarmi in particolare sul “trans”, che ritengo sia l’unica figura realmente non integrata, ai margini del nostro mondo. Era scoppiato quel caso ridicolo, una semplice foto in cui Sircana, magari casualmente, passava in auto vicino a un trans aveva destato un tale scandalo… La foto era stata acquistata al paparazzo che l’aveva scattata da un grosso editore che però poi non l’aveva pubblicata… Così ripresi quella foto da internet e con una banale manipolazione sostituii al trans la figura di Cristo, ispirandomi a un passo del Vangelo Secondo Matteo, non a caso amato da Pasolini. E ne è nata l’unica opera di carattere sociale/politico del mio percorso. Gesù, che in primo luogo fu un grande provocatore, un ribelle, ci dice qui che in ogni persona “ai margini” possiamo riconoscere la sua figura. Ecco che allora il trans in questione, oggetto di un tale scalpore, diventava per me una perfetta Imago Christi. Ma in più c’era un altro livello. Sulla foto avevo voluto applicare l’etichetta con il prezzo, €100.000, lo stesso a cui fu acquistata la paparazzata originale. Qui si trattava di puntare il dito contro la stupidità del giornalismo contemporaneo che si alimenta di facili scoop per confondere la nostra attenzione, e sottolineare come l’artista possa essere autore di uno scoop ben più clamoroso (in vendita allo stesso prezzo dell’orinale e con il prezzo ben in vista!) perché la sua macchina fotografica, anche quando è puntata sulla realtà, cattura particolari che sfuggono allo sguardo comune. In fondo il clamore che Ecce Trans ha destato dimostra che il bersaglio era centrato… ma lo scandalo non risiedeva nell’opera, ortodossa, fedele al Vangelo, bensì nel giudizio di chi l’ha condannata facendosi scudo di un facile e ipocrita moralismo. […]
da “Intervista Col Coniglio” di Martina Corgnati.
In “Sono un pirata / Sono un signore” ed. Silvana 2009.