Pirate Camp cerca mecenati e supporters
Se l’Attacco Pirata alla Biennale del 2007 è stato, forse, l’evento più ricordato nelle cronache della 52ma edizione il PIRATE CAMP sta già ricevendo uguale e maggiore attenzione internazionale, in un momento come questo in cui i concetti di appartenenza-al-luogo, l’idea di avere stabilmente casa nel mondo, sono messi radicalmente in discussione. Ecco allora che la figura del pirata e quella dell’accampato divengono due punti di riferimento chiave: soluzioni di sopravvivenza che tutti dovremmo prendere in considerazione.
PIRATE-CAMP è anche e soprattutto un’opera d’arte,nasce dalla rinuncia alla pretesa di rappresentazione (o di autorappresentazione) per promuovere l’idea di uno spazio d’accoglienza: in cui le cose accadono.
In una sola settimana, il bando per partecipare al 1° Pirate Camp, “The Stateless Pavilion @ Venice Biennale”, ha raccolto oltre 300 registrazioni e 119 candidature valide di artisti da tutti e cinque i continenti. A breve saremo in grado di annunciare i nomi dei sedici selezionati da una giuria composta dai sette principali artist-run space italiani.
PIRATE-CAMP, pur potendo contare sull’appoggio di importanti istituzioni, è un progetto indipendente: nasce da artisti in favore di artisti.
La realizzazione di un’iniziativa come questa in un contesto come la Biennale di Venezia pone ogni giorno nuovi ostacoli e nuovi oneri.
I collezionisti che vorranno partecipare potranno sin da ora acquistare in anticipo una delle PIRATE-TENT che comporrano l’installazione.
Chiunque voglia esser della ciurma non esiti a contattarci
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twitter www.twitter.com/thePIRATECAMP
Liked your pictures of the ocean!! I still can’t get over how much the back of Ethan’s hair looks like Lora’s did when she was a baby. Oh, yeah, how come my baby doesn’t have on a life jaekct in those water pictures???